SINGAPORE 2010 - Con l'oro di Luperi (fioretto maschile) e l'argento della Santuccio (spada femminile) l'Italia conquista 5 medaglie su 6 specialità. E l'Europa della scherma si tinge d'azzurro

gra.jpgSotto gli occhi di Valentina Vezzali, designata dal CIO Athlete Role Models degli YOG e giunta questa mattina a Singapore, la scherma italiana continua a stupire. Dalla sala 602 dell’International Convention Center arrivano ancora medaglie. Altre due, oggi. Quella d’oro, carica di significati, di Edoardo Luperi (fioretto maschile) e l’argento amaro di Alberta Santuccio (spada femminile), che abbandona la mixed zone senza riuscire neppure a parlare, tanta la delusione. Ma prima di entrare nella cronaca delle due finali, vale la pena sottolineare che su 6 atleti in altrettante specialità l’Italia, a livello individuale, porta a casa 5 medaglie (3 ori e 2 argenti). L’ultima, quella della sciabola femminile è mancata soltanto perché Vittoria Ciardullo, ripescata all’ultimo istante per la rinuncia dell’islandese Gunnhildur Gardarsdottir, non ha avuto, probabilmente, il tempo di preparare un’esperienza tanto affascinante, quanto impegnativa. Nella competizione a squadre miste di domani, pertanto, si presenterà una situazione davvero insolita. Il Team Europa 1, quello che accoglie i migliori atleti europei per ciascuna arma, la squadra più forte insomma del nostro continente decretata dalle classifiche individuali, sarà composta da 5 italiani ed una russa, Yana Egoryan, oro nella sciabola donne. Leonardo Affede, infatti, avendo perso con un coreano, Hun Jong Song, è il miglior sciabolatore europeo, così come la Santuccio nella spada, sconfitta proprio oggi da una cinese, Lin Sheng. L’Europa della Scherma, dunque, è quasi tutta italiana. “Una supremazia schiacciante”, come l’ha definita il Maestro di Sciabola Tommaso Dentico, che poi ha aggiunto: “Merito della Federazione, del Coni, di tutti i maestri e, naturalmente di questi ragazzi”. A proposito. E alla fine Edoardo Luperi, neo campione olimpico giovanile del fioretto maschile, si prese la sua rivincita. Proprio da Alexander Massialas, infatti, lo schermidore di Livorno aveva subito una bruciante sconfitta nella finale dei Campionati del Mondo, lo scorso aprile. “Persi a causa dei crampi – racconta ancora arrabbiato – mi tormentarono per 2/3 dell’incontro, che affrontai praticamente da fermo”.  Il destino ha voluto che i due sfidanti di Baku si ritrovassero di nuovo di fronte, con in gioco una posta ancora più grande. Finalmente integro, questa volta, sul gradino più alto del podio è salito il 16enne del Circolo Scherma Fides, allenato in società da Marco Vannini. “Vittoria pienamente meritata – dichiara galvanizzato l’azzurrino – ero conscio delle mie capacità, sapevo di potermi prendere l’oro. Mi sono allenato appositamente per arrivare fin qui e ho raggiunto il mio obiettivo”. Luperi, dopo aver battuto il ceco Choupenitch 15 - 7 nei quarti e il turco Babaoglu in semifinale, 15 - 8,  ha prevalso per 15 stoccate a 11 contro lo statunitense Massialas. “Il momento più difficile? – continua Edoardo – l’attesa prima della finale. E’ passato molto tempo dalla gara precedente, non era facile, nell’attesa, mantenere la concentrazione. Fin da quando avevo 4 anni andavo all’asilo con una spada di plastica, ero fissato con Zorro, i 4 Moschettieri, i pirati. Mi alzavo la mattina e mettevo la mia spada alla cintura, per togliermela la sera. Più tardi ho cominciato ad assillare i miei genitori per fare scherma. Loro non conoscevano nulla di questo sport, malgrado Livorno abbia una tradizione lunghissima”. Fiorettista dai cambi di ritmo improvvisi, veloce e dotato di un’ottima scelta di tempo, campione europeo under 17 nel 2009, secondo ai Mondiali cadetti in Azerbaijan, Luperi conclude affermando di non avere modelli da imitare, per poi precisare: “Voglio essere diverso da tutti, anche se, dovendo scegliere, guarderei di più ad Andrea Baldini. A mio parere è il più forte di tutti, in questo momento”. L’ultima battuta è su Londra, forse troppo vicina per vederlo in gara. La risposta vale una stoccata: “non è detto!” . Tutt’altra atmosfera all’arrivo della campionessa del mondo Alberta Santuccio, portabandiera della delegazione azzurra a Singapore, che nella spada femminile si è dovuta accontentare dell’argento. Una delusione dettata dal modo in cui la sconfitta è maturata. L’atleta di Catania, infatti, era arrivata al minuto supplementare in perfetto pareggio sull’ 8 a 8 con la cinese Lin Sheng. Non erano bastati i 9 minuti regolamentari per decretare la prima campionessa Yog, in un match molto tattico, che l’azzurra ha affrontato con una benda alla mano destra per un leggero infortunio. Nell’extra-time, Alberta ha scelto di attaccare, senza aspettare l’avversaria, come aveva fatto nei precedenti incontri, agli ottavi con l’argentina Di Tella (15-7), ai quarti con la temibile russa Yulia Bakhareva (13-7) e in semifinale con la statunitense Katharine Holmes (15-12).  Il 9 a 8 decisivo lascia alla schermitrice del Club di Acireale l’amaro in bocca: “ho sbagliato a partire per prima” – sono le uniche parole che è riuscita a pronunciare.

Ecco i risultati di giornata degli altri azzurrini: TENNIS (Kallang Tennis Court) Alessandro Colella è stato eliminato nel 2° round dall’inglese O. Golding con il risultato di 6-2, 6-1; VELA (National Sailing Center) – Sulle derive del Byte CII Marco Benini è finito al 3° posto nella prima regata e al 12° nella seconda. Sulle tavole del Techno 293 Veronica Fanciulli ha chiuso 2^ nella prima regata e 3^ nella sucessiva, mentre il più giovane della delegazione italiana, Daniele Benedetti ha tagliato il traguardo per 8° e per 11°. CANOTTAGGIO (Marina Reservoir) - Elena Coletti e Giada Colombo centrano la finale del Due Senza donne concludendo in testa la propria semifinale con il secondo miglior tempo (3:37.29, di poco superiore al 3:36.83 dell’Australia, vincitrice dell’altra semifinale). Sul fronte maschile Bernardo Nannini e Marco di Costanzo mancano l’accesso alla finale A, finendo al 5° posto in semifinale con il tempo di 3:26.44. CICLISMO MTB (tampines bike park) - Alessia Bulleri conclude al termine dei 15.5 Km in 4^ posizione con il tempo di 50:23; Andrea Righettini, invece, è 2° con il tempo di 59:29 dopo i sette giri previsti da 3.1 Km ciascuno. GINNASTICA (Bishan Sports Hall) - Carlotta Ferlito si qualifica con il terzo punteggio (55.750) per la finale a 18 del Concorso Generale e poi entra in tutte e quattro le finali di specialità: 2^ (14.200) al volteggio, 6^ (13.400) alle parallele asimmetriche, 3^ (14.650) alla trave e 4^ (13.500) al corpo libero. NUOTO (Singapore Sports School)  – Elena di Liddo nei 50 mt farfalla donne, dopo aver superato la sua batteria, ha toccato per prima in semifinale con il tempo di 26.88. Anche Martina Carraro ha ottenuto l’ammissione alla finale dei100 mt. rana donne con il tempo di 1:11.76 e l’ultimo posto utile. ATL.LEGGERA (Bishan Stadium) Valentine Marchese, conquista la finale dei 3000 mt donne con il 10° tempo (10:06.08). Marco Lorenzi, malgrado il secondo posto in batteria nei 400 mt uomini con il tempo di 48.40 è costretto alla resa;. Eugenio Meloni ferma l’asticella del salto in alto uomini a quota 2.00 e non agguanta la qualificazione, così come Anna Visibelli nel salto in lungo donne ferma a quota 5.81, in 10^ posizione.

(Foto di Augusto Bizzi)