T.A.R. Sicilia, Catania, sez. IV, 13 luglio 2015, n. 1938

L'adozione del d.a.spo., riconducibile al genus delle misure di prevenzione o di polizia, deve essere motivata con riferimento a comportamenti concreti ed attuali del destinatario, da cui siano desumibili le ipotesi previste dalla legge come indice di pericolosità per la sicurezza e la moralità pubblica. (Nel caso in esame, il T.A.R. accoglie il ricorso proposto dai destinatari della misura. Il Collegio ritiene, infatti, che l’Amministrazione abbia fatto riferimento in modo erroneo ad una situazione di disordine generalizzato, poichè l’identificazione degli interessati - tramite le immagini di videosorveglianza - non avrebbe determinato, come invece necessario, l’individuazione di “elementi oggettivi” tali da poter ricostruire il comportamento individuale di ciascuno dei ricorrenti).


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