CONI: Acceso l'Albero della Luce all'Obelisco. Malagò: "Simbolo di opportunità per i giovani nel ricordo di Mandela"

Natale1ForoIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Segretario Generale Roberto Fabbricini e il Presidente della Coni Servizi, Franco Chimenti, hanno partecipato nel pomeriggio all'accensione dell'Albero della Luce all'Obelisco del Foro Italico. L'iniziativa, promossa dall'Ambasciata del Belize in Italia, nell'ambito del progetto "Light to Freedom", si propone di rappresentare il simbolo della crescita e della speranza per i giovani. L'Albero della Luce - realizzato con la collaborazione di CONI, Roma Capitale e con il patrocinio dell'ACEA, costituirà infatti la base per creare una banca delle opportunità, attraverso i social network, chiamata a fornire potenziali occasioni professionali per le nuove generazioni. La presentazione dell'Ambasciatore del Belize in Italia, Nunzio Alfred D'Angieri, è stata accompagnata dal tributo a Nelson Mandela, nel ricordo di un uomo che "ha lasciato il segno in questo mondo nel nome del cambiamento".

Il Presidente della Coni Servizi, Franco Chimenti, ha sottolineato "l'importanza dello sport come fondamentale strumento di crescita, non solo sotto il profilo agonistico, ma anche a livello sociale", enfatizzando il ruolo guida nei confronti dei giovani. Il Presidente Malagò ha voluto dedicare il suo intervento a Mandela. "L'Albero della Luce rappresenta lo sport olimpico, non solo quello italiano. E' suggestivo vederlo nel Parco del Foro Italico, che è la casa di tutti gli italiani, ed è doveroso dedicarlo a Mandela, testimone delle opportunità non solo per i giovani. E' stato il simbolo della libertà, ha sconfitto l'apartheid grazie ai valori della pace e della giustizia. Lo ricordiamo come uomo del secolo, forse anche di più: lo sport era nel suo cuore, a Robben Island - quando era in carcere - giocava a scacchi con quei pochi strumenti di cui disponeva. Ha successivamente allenato anche una squadra di pallacanestro, facendo crescere esponenzialmente un Paese nel nome dello sport, inteso come insostituibile elemento di inclusione sociale. E' un esempio da seguire".