CONI: Petrucci esclude Rebellin dal Club Olimpico. Torri convoca l’atleta per il 4 maggio, Plotino lo sospende da ogni attività

palazzoh_interna_ec5f14.jpgIn merito al caso di positività riscontrata sul ciclista Davide Rebellin, il CONI, comunica quanto segue:  

1 - Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha provveduto questa mattina a sospendere con effetto immediato dal Club Olimpico l’atleta Davide Rebellin.  

2 – Il Presidente del CONI ha altresì informato con una lettera il Sottosegretario allo Sport, Rocco Crimi, di quanto ricevuto dal CIO, inviandogli una dettagliata relazione.  

3 – Il Procuratore Antidoping, Ettore Torri, ha aperto un’inchiesta e ha disposto la convocazione dell’atleta per lunedì 4 maggio alle ore 12, presso gli uffici dello Stadio Olimpico a Roma.  

4 – Il Procuratore ha anche chiesto contestualmente al Presidente del Tribunale Nazionale Antidoping, Francesco Plotino, la sospensione cautelare dell’atleta e ha provveduto a prendere i primi contatti con la Procura della Repubblica di Roma.  

5 – Il Presidente Plotino ha accolto l’istanza presentata dall’Ufficio Procura Antidoping e ha sospeso l’atleta Rebellin da ogni attività agonistica.  

A tal proposito il CONI ribadisce la propria linea di assoluta fermezza e condanna per le pratiche di doping, che oltre a porsi in contrasto con la normativa Antidoping dettata dagli Enti preposti, viola altresì precetti normativi dettati dal Legislatore italiano configurandosi quale fattispecie di reato.  

Il CONI sottolinea anche che l’episodio contestato, se definitivamente accertato, appare altamente lesivo del CONI, Ente preposto alla tutela, alla salvaguardia e allo sviluppo dello sport quale bene nazionale, incidendo inoltre negativamente sugli effetti emulativi che la massa degli sportivi subisce dall’esempio degli atleti olimpionici, sulla cultura dello sport, sull’immagine pubblica del CONI nonché sulla stessa figura di tutti gli atleti italiani, e concorrendo a rendere più difficile l’opera di contrasto all’uso di sostanze e metodi proibiti – soprattutto tra le più giovani generazioni – che il CONI da molti anni ha intrapreso.  

Per tali ragioni il CONI intende ricordare che porterà avanti ogni iniziativa, in tutte le competenti sedi, a livello penale e civile, a tutela dei diritti e degli interessi del Comitato Olimpico Nazionale nei confronti di quanti abbiano posto in essere condotte in violazione della normativa Antidoping.  

Roma, 29 aprile 2009