CONI: Ripristinata la stele per i caduti di Brema

Steleesterna___.jpgIl Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, insieme al vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Ruggiero Palombo, hanno partecipato oggi pomeriggio, in diretta RAI, alla cerimonia per il ripristino della stele in onore dei caduti di Brema, 43 anni dopo la loro scomparsa. La lapide è stata posizionata nel Parco del Foro Italico, dietro la Tribuna Monte Mario dello Stadio del Nuoto, e si propone di onorare la memoria di un gruppo di nuotatori - patrimonio di talento e professionalità di cui l’Italia va ancora fiera - scomparsi mentre cercavano di raggiungere Brema per un importante meeting. Qualche mese prima della tragedia gli stessi atleti avevano vinto il “Sei Nazioni” nella piscina del Foro Italico. La decisione è stata presa dal Presidente Giovanni Petrucci, in sintonia con il Segretario Generale Raffaele Pagnozzi, accettando l’invito formalizzato dal direttore della Gazzetta dello Sport, Carlo Verdelli. La stele di Brema rinnoverà un omaggio già tributato agli atleti scomparsi in quel tragico 28 gennaio 1966. Nel giugno dello stesso anno, infatti, fu inaugurata una lapide in cristallo, durante il Sette Colli, alla presenza delle squadre partecipanti. Pochi mesi dopo alcuni vandali la mandarono in frantumi. La comitiva azzurra (insieme agli atleti c’era anche il telecronista RAI, Nico Sapio), quel 28 gennaio 1966, arrivò a Francoforte in ritardo, perse il volo prenotato e salì sull’aereo di linea successivo, che precipitò prima di arrivare a Brema. Non ci furono superstiti. I CADUTI DI BREMA: BRUNO BIANCHI (FIAT RICAMBI), nato a Trieste il 26(9/1943, capitano della nazionale, tre volte campione italiano assoluto nei 100 e 200 s.l., più volte primatista italiano, vanta ben 40 presenze in azzurro con due partecipazioni olimpiche Roma ’60 e Tokyo ’64 dove arrivò ottavo con la staffetta 4 x 200 s.l. Il nuovo impianto natatorio di Trieste è dedicato a lui. CHIAFFREDO “DINO” RORA (FIAT RICAMBI), nato a Torino il 5/3/1945, allora era una dei quattro nuotatori italiani ad aver detenuto il record europeo nei 100 dorso con 1’01”9. Quindici titoli assoluti e tredici primati italiani di cui 5 individuali nei 100 e 200 dorso. Vanta 15 presenze in azzurro con una partecipazione olimpica a Tokyo ’64 dove raggiunse la finale in staffetta. La piscina di Torino della SISPORT FIAT porta il suo nome. SERGIO DE GREGORIO (ROMA NUOTO), nato a Roma il 24/2/1946, aveva conquistato cinque titoli assoluti nei 200-400–1500 s.l. e 16 record di cui 8 individuali. Vanta 16 presenze in azzurro con una partecipazione olimpica a Tokyo ’64 dove raggiunse la finale in staffetta. AMEDEO CHIMISSO (R.N. PATAVIUM), nato a Venezia il 26/10/1946, detentore della miglior prestazione “ognivasca” nei 200 misti, stabilita due giorni prima della tragedia con 2’24”2; si distingueva molto bene anche nel dorso. Era all’alba della sua esperienza azzurra con una sola presenza. LUCIANA MASSENZI (ROMA NUOTO), nata a Roma il 22/11/1945, aveva conquistato 4 titoli assoluti nei 100 dorso e sei volte primatista italiana nella medesima distanza. Vanta 10 presenze in azzurro. CARMEN LONGO (R.N. BOLOGNA), nata a Bologna il 16/8/1947, aveva conquistato 4 titoli assoluti nei 100 e 200 rana, primatista italiana nei 200 rana. Vanta 4 presenze in azzurro. La piscina di Bologna porta il suo nome. DANIELA SAMUELE (CAN. OLONA), nata a Genova l’ 11/9/1948, mistista e delfinista non aveva ancora vinto un titolo assoluto al cospetto di una brillante carriera giovanile. I suoi primati personali erano di 1'13"6 nei 100 delfino e 6'01"8 nei 400 misti. Vanta 2 presenze in azzurro. La piscina di Milano porta il suo nome. PAOLO COSTOLI (All. ROMA NUOTO), nato a Firenze il 12/6/1910, un uomo nato per vivere in acqua. Pioniere del nuoto di fondo, brillante atleta e poi saggio maestro nel nuoto, pallanotista con la RN Florentia con cui ha conquistato 4 scudetti. Il più forte nuotatore italiano dell’anteguerra, due medaglie di bronzo agli Europei del ’31 e due medaglie d’argento agli Europei del ’34 nei 400 e 1500 stile libero, 14 titoli assoluti e 11 record italiani e quattro scudetti vinti come pallanotista nelle file della R.N. FLORENTIA. NICO SAPIO (Cronista RAI), nato a Genova, si unì alla Nazionale all’ultimo momento, doveva commentare le gare per la televisione italiana, in quanto il meeting veniva trasmesso in Eurovisione. Vai alla fotogallery