CONI: Il Consiglio Nazionale sceglie Roma come città italiana per la corsa ai Giochi Olimpici e Paralimpici 2020

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Il 214° Consiglio Nazionale del CONI, presieduto da Giovanni Petrucci, si è riunito questa mattina alle ore 9.00, a Roma per discutere il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione verbale della riunione del 16 dicembre 2009: il verbale è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di Zanella (Squash) e Galvagno (danza sportiva), perché assenti alla seduta.

2) Comunicazioni del Presidente:  Il Presidente ha aperto i lavori rivolgendo il benvenuto al neoeletto Presidente della Federazione Italiana Triathlon, Renato Bertrandi, e i complimenti a Giovanni Morzenti per la conferma alla Presidenza della Federazione Italiana Sport Invernali. Si è passati quindi a un’analisi della partecipazione italiana ai Giochi di Vancouver, sui quali il Presidente ha ribadito come 1 oro, 1 argento e 3 bronzi rappresentano un bilancio insufficiente, inferiore alle attese. Sono mancati alcuni risultati, non compensati dai cinque quarti posti ottenuti, ed è pertanto necessario avviare una profonda riflessione, soprattutto in alcuni settori, in vista di Sochi 2014. Le Federazioni lavoreranno in questa direzione, di concerto con la Preparazione Olimpica, con verifiche periodiche, anche nella condivisione della scelta dei tecnici e soprattutto nel presupposto che l’obiettivo olimpico è primario rispetto agli altri. La Giunta Nazionale ha comunque espresso soddisfazione per l’organizzazione allestita dal CONI a Vancouver, complimentandosi col Capo Delegazione, Raffaele Pagnozzi, con la Responsabile della Preparazione Olimpica, Rossana Ciuffetti, e con l’intera Missione Italiana per il lavoro svolto che è stato apprezzato anche dalle due Federazioni coinvolte. In merito ai Giochi Paralimpici, le sette medaglie conquistate (1 oro, 1 argento, 5 bronzi) rappresentano un buon risultato, considerando la sempre più forte concorrenza e il crescente numero di nazioni partecipanti, e va dato atto al Presidente del CIP Pancalli dell’eccellente lavoro che sta portando avanti.

Nella prospettiva di Londra 2012 occorre comunque sottolineare che, sulla base dei risultati conseguiti ai campionati mondiali, siamo il quinto Paese al mondo, con costanti progressi in diverse discipline e soprattutto nel settore femminile. Per gli sport di squadra c’è l’impegno a recuperare il terreno perso in questi ultimi anni, come dimostra l’importanza dei seminari tecnici internazionali che periodicamente vengono organizzati dal CONI e in particolare proprio quello sugli sport di squadra, svoltosi il 14 aprile scorso. Il Presidente ha quindi sottolineato come anche lo sport debba fare i conti con la crisi, considerando i problemi dell’economia mondiale. Anche quest’anno sono stati accantonati e resi indisponibili circa 26 milioni di euro, rispetto ai complessivi 470 del finanziamento statale annuo del CONI. Tale taglio di risorse è stato in parte recuperato grazie ad un successivo provvedimento che ha stanziato 11 milioni in favore del CONI per il 2010, mentre altri 5 milioni di euro dovrebbero essere assicurati da un Decreto del Presidente del Consiglio di prossima emanazione.

La riduzione netta del contributo dello Stato dovrebbe pertanto essere di circa 10 milioni di euro. Stante tale situazione di permanente incertezza la Giunta aveva assegnato per il 2010 alle Federazioni, in via provvisoria e in attesa del saldo,  contributi per la parte sportiva in misura pari all’80% dei contributi appostati in Budget e assegnati nel 2009. Si trattava evidentemente di una manovra prudenziale. A seguito della rimodulazione del budget, prevista nell’odierno ordine del giorno, in una delle prossime riunioni della Giunta Nazionale sarà deliberata l’assegnazione del 17% dei contributi rispetto al 20% inizialmente trattenuto.

Si è poi rinnovato l’invito alle Federazioni a contenere le spese, consapevoli del lavoro che stanno svolgendo in questa direzione, soprattutto perché lo scenario generale, in particolare per il 2011, è tutt’altro che roseo e non è certo ipotizzabile chiedere altri stanziamenti allo Stato. Indubbiamente il ritorno ad un meccanismo di finanziamento automatico darebbe a tutti la tranquillità di poter contare su risorse certe. Si tratta di una richiesta che è stata rinnovata anche recentemente al Governo e che finalmente il Parlamento ha cominciato ad esaminare, nell’ambito del disegno di legge di cui è primo firmatario il Sen. Ramponi e il cui iter, in sede referente, è iniziato presso la VII Commissione del Senato. Tutte le forze politiche ed anche le massime istituzioni dello Stato si sono più volte espresse in senso favorevole su tale argomento, anche perché non ci sarebbe comunque un aggravio per il bilancio dello Stato, stante il tetto di 470 milioni di euro che continuerebbe a sussistere. Per lo sport sarebbe la più sicura garanzia del rispetto della propria autonomia, nonché il raggiungimento di uno dei principali obiettivi del programma di questo quadriennio.

Un altro obiettivo, altrettanto importante, è quello della pratica motorio-sportiva nella Scuola. Il progetto di alfabetizzazione motoria nella scuola primaria varato con il Ministro Gelmini sta dando positivi, seppur preliminari, risultati. Hanno aderito al Progetto Pilota 700 Istituti scolastici per un totale di oltre 1200 plessi, dislocati in 31 provincie. Dai primi dati emerge una grande risposta sul territorio, per il particolare gradimento da parte di insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie, con l’intera struttura territoriale del CONI che si è resa parte attiva nella diffusione del progetto e dei suoi valori. Come è noto il CONI si è impegnato nel finanziamento del progetto Pilota stanziando la somma di 5 milioni di euro. Per il futuro è auspicabile che altri soggetti istituzionali concorrano al sostegno del progetto. A questo riguardo va sottolineato come la Regione Piemonte abbia già esteso, per quest’anno, il Progetto a tutte le province e anche la Regione Puglia si sia resa disponibile per sostenerlo.

In tale contesto si pone anche la collaborazione in atto con l’INPS rivolta ad un progetto di diffusione della pratica sportiva fra i cittadini, di tutte le età, chiamato “Sport e Salute” in quanto la finalità che accomuna i due enti è quella di incrementare il numero di cittadini che praticano l’attività sportiva, intesa come prevenzione di invalidità e malattie, miglioramento della qualità della vita e riduzione della spesa pubblica. Nel progetto, che è ancora in una fase di elaborazione preliminare e di coinvolgimento dei soggetti istituzionali, vedrà interessata l’intera organizzazione sportiva. Si tratta di un progetto ambizioso, di largo respiro, che ha come principali destinatari quei 40 milioni di sedentari (il 69% della popolazione), che è nostro dovere ridurre il più possibile, per un progresso decisivo del grado di civiltà del Paese.

Tra le priorità essenziali del nostro programma vi è anche la riforma della legge sul professionismo sportivo, a trenta anni da quando fu emanata la legge n. 91 del 1981. A distanza di così tanto tempo, e considerate le profonde mutazioni avvenute nello sport professionistico, una riforma della legge del settore è indispensabile non solo per il calcio, ma soprattutto per le altre discipline professionistiche – in primis il basket – che maggiormente soffrono i vincoli e gli oneri che l’attuale normativa comporta. Ferma restando la doverosa tutela dei giocatori professionisti in quanto lavoratori, è ormai non più rinviabile un intervento legislativo che consideri la peculiare tipicità sia delle prestazioni lavorative sia dei modelli societari in modo che i club, alleggeriti degli oneri che attualmente devono sostenere, tornino soprattutto ad investire nei vivai. Lo scorso 28 aprile – assieme al Sottosegretario Crimi e al Presidente della Lega Basket, on. Veltroni – c’è stato un primo incontro con tutte le componenti del basket e nei prossimi giorni si prenderà contatto con tutte le Federazioni che hanno settori professionistici (oltre al basket, calcio, ciclismo, pugilato, golf e motociclismo) chiedendo loro di presentare specifiche proposte, alla luce delle quali formulare una articolata richiesta al Governo.

Nel provvedimento all’esame della Camera sono contenute misure riguardanti gli stadi di calcio, ma anche impianti al coperto con capienza superiore a 7.500 spettatori, che, agevolando le procedure di costruzione e finanziamento, faciliterebbero la creazione di impianti di proprietà delle società. L’iter parlamentare è ormai prossimo alla conclusione. Al momento non si vedono progressi significativi nell’iter di approvazione della proposta di legge sulle società sportive dilettantistiche.

La Giunta ha approvato il Regolamento attuativo del Registro delle sanzioni disciplinari dell’ordinamento sportivo, come da delega da parte di questo Consiglio, unitamente ad una modifica dei Principi fondamentali degli statuti federali, nonché ad una integrazione dei Principi di giustizia sportiva volta a stabilire che ogni procedimento intrapreso da un organo della giustizia federale a carico di un soggetto deve comunque giungere a compimento anche nel caso in cui, nel frattempo, il soggetto stesso non sia più tesserato. A tale riguardo è stata anche consultata l’Alta Corte di Giustizia Sportiva che ha espresso parere favorevole. A completamento di detto regolamento la Giunta dovrà in tempi brevi, approvare un Regolamento tecnico-attuativo con le modalità tecnico-operative e le procedure di accesso al sistema volte a garantire la funzionalità del Registro e il rispetto della normativa sulla privacy.

Il Presidente ha ringraziato la Commissione, presieduta da Riccardo Agabio, per l’impegno profuso in una materia così delicata, augurando che ci sia la più ampia disponibilità nel dare puntuale attuazione alle norme che abbiamo approvato. Il discorso si è chiuso con l’incoraggiamento al Presidente Abete e alla Nazionale di calcio, con la certezza che gli azzurri, nel mondiale che prenderà il via tra venti giorni in Sud-Africa, sapranno onorare il Paese e lo sport italiano, difendendo il titolo di campioni del Mondo conquistato a Berlino nel 2006.

3) Candidatura città italiana Giochi Olimpici e Paralimpici 2020: Il Consiglio, su proposta della Giunta, ha votato l’indicazione di Roma quale città italiana candidata in vista dell’assegnazione della XXXII edizione dei Giochi Olimpici Estivi e la XVI edizione dei Giochi Paralimpici del 2020. Sui 70 presenti, 68 membri hanno espresso voto favorevole (percentuale 97,14%), un membro si è astenuto (Ottoni, Comitato Provinciale CONI di Treviso) ed un membro ha espresso voto contrario (Giuseppe Leoni, Aeroclub d'Italia). Il Consiglio ha recepito la decisione, presa all’unanimità dalla Giunta Nazionale, che in mattinata, sulla base della valutazione effettuata dalla commissione tecnica, aveva attribuito a Roma 32,3 punti su 35, mentre a Venezia – l’altra città candidata – era stato attribuito un punteggio di 20,1 su 35 (quindi una valutazione in decimi rispettivamente di 9,2 per la Capitale e 5,7 per la città lagunare). Pertanto sulla base dei criteri CIO, Venezia non aveva raggiunto la soglia minima di 21 (6 calcolato in decimi). Alla discussione sono intervenuti Franco Carraro, Giorgio Scarso, Luca Pancalli e il vicepresidente del CIO, Mario Pescante.

4) Attività F.S.N.-D.S.A.-E.P.S. : Il Segretario Pagnozzi ha posto in approvazione le seguenti delibere che sono state tutte approvate all’unanimità: 1) Approvazione dei principi fondamentali degli Statuti delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate; 2) Approvazione dei principi fondamentali degli Statuti degli Enti di Promozione Sportiva; 3) Approvazione dei principi di giustizia; 4) Approvazione dello Schema di Regolamento del “Registro delle Sanzioni Disciplinari dell’ordinamento sportivo istituito presso il CONI; 5) Riconoscimento ai fini sportivi delle Associazioni e società sportive dilettantistiche presenti nella sezione CIP del Registro CONI; 6) Discipline Sportive Associate – Riconoscimento ai fini sportivi della Federazione Italiana Kickboxing- FIKB in qualità di Disciplina Sportiva Associata Provvisoria al CONI; 7) Discipline Sportive associate, rigetto ricorso presentato dalla “Ital Muay Thai Europa” avente per oggetto la revoca del riconoscimento della Federazione Italiana Kickboxing, limitatamente alla disciplina del Muay Thai, e il contestuale riconoscimento della stessa ricorrente in qualità di Disciplina Sportiva Associata alla Federazione Pugilistica Italiana per la disciplina della Muay Thai; 8) Discipline Sportive Associate, Riconoscimento ai fini sportivi della Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo – FITDS in qualità di Disciplina Sportiva Associata Sperimentale al CONI. Sull'ultimo punto è intervenuto Luciano Rossi (Tiro a volo).

5) Affari amministrativi e bilancio CONI:  Il Segretario Pagnozzi ha posto in approvazione la prima rimodulazione del budget annuale dell’esercizio 2010 e il rinvio dei termini dell’approvazione del bilancio consuntivo esercizio 2009. Il Consiglio ha approvato all’unanimità.

6) Varie: Non avendo null’altro da deliberare il Consiglio Nazionale ha concluso i suoi lavori alle 13.50.

Roma, 19 maggio 2010

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