Paltrinieri è sempre d’oro. Primo agli Europei anche nella distanza olimpica 10 km

NUOTO DI FONDO
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Gregorio Paltrinieri ha fatto il bis. Ai Campionati Europei di Budapest l’olimpionico azzurro ha vinto ancora una volta la medaglia d’oro questa volta sulla distanza olimpica dei 10 km. Ieri si era imposto nella 5 km, oggi ha dimostrato la sua grande superiorità anche nelle acque libere imprimendo un ritmo impressionante nell’ultimo chilometro che ha reso impossibile ogni reazione da parte dei suoi diretti avversari.

 

Il fuoriclasse carpigiano ha concluso la gara in 1h51'30"6 davanti al francese Marc-Antoine Olivier distanziato di 11” (1:51:41.7) e al tedesco Florian Wellbrock (1:51:42.0), rispettivamente argento e bronzo.

 

L'Italia non aveva mai vinto la medaglia d'oro nella 10 chilometri agli europei. Finora i risultati più prestigiosi erano stati gli argenti di Massimiliano Parla a Madrid 2004 e Valerio Cleri al Balaton nel 2010 ed i bronzi di Luca Baldini a Berlino nel 2002 e Nicola Bolzonello a Piombino nel 2012.


"Mamma mia; che garona. Ho cercato di nuotare i primi due giri in totale risparmio perché ero stanchissimo; poi ho iniziato a salire con una progressione sempre più intensa - racconta Paltrinieri, giunto 16enne al centro federale di Ostia insieme a Gabriele Detti e diventato campione di tutto con il tecnico Stefano Morini prima di passare dal maggio 2020 col tecnico federale Fabrizio Antonelli - E' stata una gara bellissima; negli ultimi 100 metri vedevo le stelline. C'era tutti i più forti. Era un buon test e ho vinto con un margine di vantaggio davvero impressionante. Pensavo fossero più vicini a me, quindi ho tirato fino alla fine. Ho preferito attaccare prima rispetto a ieri ed è andata bene. Se mi avessero detto alla vigilia che avrei conquistato due medaglie avrei firmato col sangue - ribadisce l'atleta tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - Sono arrivati due ori, manca la staffetta dove cercherò di dare il massimo. Sono strafelice. Questi risultati sono merito di tutto il gruppo di lavoro, dell'affiatamento che c'è. Il morale è altissimo e in piscina sarà durissima. Penso anche a tutto quello che manca per le Olimpiadi. Non c'è tanto tempo per curare i dettagli e le esperienze fatte qua sarano importantissime. L'Ungheria l'associo a Debrecen, dove ho vinto il primo titolo europeo della mia carriera nei 1500. L'Ungheria mi regala tante gioie e ne sono chiaramente legato",

 

"Gregorio aveva bisogno di certezze e queste due medaglie d'oro gliele hanno date - sottolinea Antonelli - Ha gestito la gara in maniera perfetta, sapendo che avrebbe pagato lo sforzo di ieri in termini di energia. Sono due medaglie prestigiose quanto piene di significato. Sappiamo che questo europeo è una tappa di passaggio verso le olimpiadi, seppur molto importante, ma anche che rappresenta primo confronto diretto tra i più forti dopo i mondiali. Adesso non bisogna abbassare la guardia; anzi, dovremo alzarla ancora di più. Ora gli nuoteranno addosso, lo aspetteranno al varco. Noi lavoreremo per farci trovare sempre pronti".

 

Sesto Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli) in 1h51'46"4. "Il sesto posto ad un Europeo di questo livello è un risultato molto soddisfacente. E' stata una tappa di passaggio verso il percorso di preparazione finalizzato alle Olimpiadi - sottolinea il ventottenne di Massa di Somma, allenato da Emanuele Sacchi, qualificato ai Giochi grazie al nono posto ai mondiali di Gwangju - Sto cercando di cogliere sempre l'aspetto positivo di ogni prestazione e imparare dalle esperienze. Sono soddisfatto di come sta procedendo il mio avvicinamento a Tokyo e sono convinto che sarò competitivo", conclude il napoletano al quarto europeo della carriera e miglior risultato di sempre sulla distanza.


Nono Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli) in 1h51'55"9. "E' stata una gara combattuta sin dai primi metri - dichiara il 26enne potentino allenato da Antonelli ed argento iridato nella staffetta di Gwangju dove giunse quinto nella 5 km individuale - Mi sono trovato imbottigliato tante volte. Ho provato ad uscirne senza riuscirci. Agli 8000 metri ho pensato pure di ritirarmi perché non ne avevo più. Ho ricevuto dei colpi anche scorretti. Perciò sono felice di aver portato a termine la prova".

 

 

foto di Andrea Staccioli / Inside - DBM.