Scelti i 30 azzurri per i Mondiali di Imola, parte la caccia ai titoli iridati femminili e maschili

CICLISMO
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Quindici azzurre e quindici azzurri. Le Nazionali italiane di ciclismo iniziano a prendere forma in vista dei Mondiali su strada di Imola 2020. È stata definita oggi la rosa di 30 nomi ufficialmente iscritti alla rassegna iridata che si correrà in Emilia Romagna dal 24 al 27 settembre.

Tra loro Dino Salvoldi e Davide Cassani sceglieranno le sette donne e gli otto uomini che cercheranno di riportare in Italia un titolo mondiale che manca ormai da tempo: rispettivamente dal 2011 e 2008.

Ad ispirare gli azzurri ci sarà l’impresa di Vittorio Adorni, che nel 1968 regalò uno splendido oro proprio nel velodromo di Imola con una fuga di 90 chilometri.

I gruppi selezionati dai tecnici dell’Italbici sono, come nelle migliori tradizioni delle Nazionali di ciclismo, un mix di gioventù ed esperienza.

Accanto a veterani di lungo corso come Nibali, Caruso, Ulissi e Visconti figurano giovani che già nei primi anni di professionismo hanno mostrato indubbie qualità. Per Bagioli, Masnada, Conci, Brambilla, Fabbro e Formolo la convocazione, domenica 27 settembre, significherebbe l’esordio iridato e vorrebbe dire mettere il proprio nome sulla Maglia Azzurra n. 250 ad una prova iridata strada. Sarebbe anche il 15° battesimo di maglia dell’era Cassani da quando il tecnico romagnolo ha assunto la guida della Nazionale nel 2014.

Tra le donne, cercheranno invece di conquistare la prima Maglia Azzurra ai Mondiali strada, sabato 26 settembre, Marta Cavalli, Katia Ragusa, Elena Franchi, Debora Silvestri e Ilaria Sanguineti. Pronte a dare battaglia agli ordini di Savoldi che da quando guida la Nazionale strada (2005) ha portato a casa 4 titoli mondiali.

Per quanto riguarda gli uomini Cassani punta sulla coppia ormai storica Ganna-Affini, insieme in azzurro fin da juniores e già impegnati ai mondiali crono dello scorso anno, quando Filippo conquistò la medaglia di bronzo e Edoardo un 16° posto. Cercheranno di portare all’Italia un titolo che, in 26 edizioni, ci è sempre sfuggito. Salvoldi, invece, si affiderà alla detentrice del record dell’ora femminile Vittoria Bussi e alla giovanissima Vittoria Guazzini.