Continental Open, Di Guida vince nei 90 kg. Cinque podi per l'Italia nel weekend

JUDO

kg90rigano diguida3 20190217 1541387179Grandi emozioni dalla Continental Open di judo disputata nel weekend al PalaPellicone. Nella finale per la medaglia d’oro dei 90 kg si sono affrontati Domenico Di Guida e Lorenzo Rigano. Due atleti italiani in una finale maschile nel torneo internazionale romano non si erano ancora incontrati e, per ripescare l’ultima vittoria maschile è necessario tornare indietro fino al 2005, fu proprio Francesco Bruyere, oggi coach azzurro, che centrò il primo posto nei 73 kg. “Questa è casa nostra, sentire risuonare il nostro inno in questo palazzetto è sempre una splendida emozione. – ha detto Francesco Bruyere - Sono davvero felice che sia ritornato un oro in campo maschile a Roma che mancava da troppo tempo, doppiamente contento se penso che arriva da un ragazzo tanto talentuoso quanto sfortunato, che in questi anni è incappato in una serie infinita di infortuni riuscendo a rialzarsi ogni volta. Complimenti di cuore a lui, e complimenti anche agli altri due medagliati che oggi hanno disputato davvero una gran bella gara. Cinque medaglie con questa squadra senza i nostri attuali ‘numeri uno’ è segno di crescita, che ci rende fieri e orgogliosi”.

 

Gara superlativa quella di Domenico Di Guida, che ha superato nell’ordine il francese Ibrahim Keita, l’ungherese Apor Toth, il cinese Xunzhao Cheng, l’israeliano Itay Golan ed in finale, al golden score, il siciliano Lorenzo Rigano che, a sua volta, ha guadagnato la finale con le vittorie su Xuewen Wag (Chn), Bas Van Empelen (Ned), Bosko Borenovic (Srb) e Hebilige Bu (Chn). Il terzo posto negli 81 kg per Salvatore D’Arco è maturato con gli ippon messi a segno su Timo Cavelius (Ger) e Adam Borchashvili (Aut), quindi la sconfitta con il russo Denis Kalinin e la vittoria per waza ari sul kazako Yelaman Koishybayev. Il primo posto nel medagliere è della Russia con quattro medaglie, due d’oro e due d’argento, ma l’Italia è subito dietro con un medaglia in più, una d’oro, due d’argento e due di bronzo. (Foto FiJLKAM)