Coppa del Mondo: Brignone, a Killington trionfo 'gigante'. Libera, Innerhofer 2° e Paris 3° a Lake Louise

SCI ALPINO

BrignoneFedericaKillingtonEsultaItalsci da urlo in Coppa del Mondo. Un successo, un 2° e un 3° posto: è l'esaltante bilancio di una giornata da ricordare. Sensazionale Federica Brignone (foto FISI): grazie a una seconda manche strepitosa l'azzurra vince lo slalom gigante di Killington e conquista il 9° successo in carriera in Coppa del mondo davanti alla norvegese Ragnild Mowinckel (che finisce a 49 centesimi dopo aver chiuso in testa la prima manche) e all'austriaca Stephanie Brunner (a 78/100). Una prova meravigliosa da parte della valdostana, nonostante un errore nella parte finale che le ha impedito soltanto di ottenere il miglior tempo di manche (dell'austriaca Katharina Liensberger), non di mettersi dietro tutte le rivali.

 

Federica sale in testa alla classifica di specialità con 180 punti scavalcando la francese Tessa Worley, che aveva vinto a Sölden e a Killington si è dovuta accontentare del quinto posto. Mikaela Shiffrin, idolo di casa, non è riuscita a salire sul podio, ma la quarta posizione la consente comunque di restare al comando della classifica generale di Coppa del mondo con 210 punti, proprio davanti alla Brignone.

Per quanto riguarda le altre azzurre Marta Bassino ha chiuso al'undicesimo posto con due manche di fatto senza errori, nelle quali è mancata un po' di velocità per poter ambire a un piazzamento migliore. Per Irene Curtoni è arrivato un quattordicesimo posto a pari merito con la norvegese Stjernesund: si è difesa nella prima parte provando a conservare il vantaggio su Katharina Liensberger, in quel momento al comando, poi ha rallentato un po' troppo perdendo decimi preziosi. Non si sono qualificate alla seconda manche Elena Curtoni e Karoline Pichler, così come Francesca Marsaglia e Roberta Midali che non hanno portato a termine la propria prova.

 

Anche Christof Innerhofer e Dominik Paris lasciano il segno in un sabato straordinario per lo sci alpino italiano. I due azzurri salgono rispettivamente sul secondo e sul terzo gradino del podio nella discesa di Lake Louise, la prima della stagione, arrendendosi soltanto all'austriaco Max Franz. 


Si era capito subito, d'altronde, che con quei tempi (1'46"18 Franz e 1'46"46 Innerhofer) si poteva pensare in grande. E infatti, uno ad uno, nessuno si è più avvicinato, non il campione olimpico Aksel Lund Svindal, condizionato dall'infortunio alla mano sinistra, non Jansrud, finito a oltre un secondo da Christof. L'unico ad impensierire i primi due, almeno nella prima parte della discesa, è stato Dominik Paris (alla pari di Franz al primo intermedio), e alla fine ha potuto gioire comunque per un gran terzo posto (23esimo podio in carriera), tirando un sospiro di sollievo prima quando Beat Feuz, scatenato in prova, non è riuscito a superarlo, e poi quando l'austriaco Kriechmayr è finito dietro di appena tre centesimi. 

Fuori dai primi quindici ma in zona punti Peter Fill, che sta ritrovando pian piano la migliore condizione ed è arrivato 23°, poco più distante Emanuele Buzzi (26°), lontani Matteo Marsaglia (45°), Werner Heel (55°) e Mattia Casse (61°).