Qualche lacrima, di gioia, le riga il volto ancora segnato dalla tensione di una gara infinita. "Sono felice. Pensavo di non farcela. Tutti mi dicevano di fare i 400 perché lì la medaglia era sicura ed i 200 erano troppo veloci. E' stato importantissimo, per me, riuscire a prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo Mondiale. Ho trovato la forza nel lavoro e nel piacere di nuotare i 200. La gara era difficile perché tutte e otto eravamo in un mezzo secondo e non si sapeva dove guardare. Mi sono concentrata sulla Ledecky".
Un oro olimpico, quattro titoli mondiali, undici primati del mondo, è una Pellegrini infinita (nella foto Deepblumedia-FIN). L'argento di oggi è la sublimazione di un percorso da applausi a scena aperta. Era scritto nelle stelle: 27 anni da festeggiare nel giorno dell'investitura leggendaria. Il regalo più bello se lo è fatto da sola. Con una gara vibrante, contro avversarie stratosferiche, sfidando anche il tempo che passa: non per lei, che è riuscita a fermarlo, a cristallizzarlo grazie a classe, talento, sacrificio. E passione. Brava Fede. Continua a nuotare nella gloria.